lunedì 18 ottobre 2010
domenica 15 agosto 2010
IL VERO APPRENDIMENTO.
lunedì 9 agosto 2010
Non preferire apparire anzichè essere
lunedì 5 luglio 2010
Il Pensiero e la Paura
Ma ecco una bella novità: più agiremo e più apprezzeremo la paura e la riconosceremo come utile alleata. C’è infatti un modo diverso di affrontare le paure, persone diverse affrontano ogni cosa in maniera diversa e per quanto riguarda l’approccio alla paura possiamo dividere gli individui in due categorie: quelli che si bloccano davanti alle situazioni, che non hanno iniziativa nel percorso che conduce alla realizzazione dei loro sogni; quelli che, nonostante la paura, agiscono lo stesso perchè hanno saputo sviluppare un rapporto sano con la paura; in queste persone essa gioca un ruolo positivo e le porta ad uno stato di massima attenzione nel quale sono in grado di esprimere il meglio di loro stesse.
La paura è un sentimento da esperire e se si riesce ad osservare la paura come un “osservatore-esterno” si riuscirà a sfruttarla come strumento di conoscenza dei propri limiti.
DICE IL SAGGIO: Il coraggio non è la mancanza di paura, ma la padronanza di essa (Anonimo).
giovedì 13 maggio 2010
ANCORA PAURA D'AMARE?
giovedì 11 marzo 2010
ETERNO MUTAMENTO
mercoledì 10 marzo 2010
LA FORZA DELL'UNIVERSO
Avete presente la saga di "Guerre Stellari"? L’esplodere, negli ultimi decenni, di forme sempre più strampalate di religiosità New Age ha portato molte persone in tutto il mondo ad abbracciare la filosofia Jedi di Star Wars come se fosse una sorta di nuova fede.
In Italia dal 2005 è attiva nientemeno che una Diocesi Italiana del Culto della Forza che punta a fondere gli insegnamenti di “Star Wars” con quelli di Padre Pio: nel 2005 è stata addirittura inaugurata una statua di Yoda accanto a quella di Padre Pio a Bologna.
Il tutto si fonda su una serie di similitudini tra l’idea della Forza e le teorie più audaci e significative della moderna fisica quantistica che, secondo alcuni autori, riprenderebbero le principali concezioni delle religioni orientali, in primis Taoismo e Buddismo.
La Forza è stata descritta nei film come un “campo di energia” che permea l’universo, presente in tutti suoi elementi, dagli esseri viventi, agli alberi, alle pietre. Nell’universo di Star Wars la Forza non si limita, tuttavia, a fungere da legame per tutte le diverse parti che compongono l’universo; essa dà anche allo Jedi la possibilità di interagire con essa al punto da modificare la realtà attraverso fenomeni tipicamente noti nell’ambito delle pseudo-scienze come “percezione extrasensoriali” o ESP, in primis telecinesi e telepatia.
La meccanica quantistica sostiene il principio secondo cui l’osservatore, lungi dal porsi in maniera distaccata da ciò che osserva, contribuisce in maniera fondamentale alla costruzione della realtà che osserva: più che osservatore si parla quindi di partecipatore, o compartecipe della Realtà. Riassumendo in sè le straordinarie scoperte sperimentali in proposito, la meccanica quantistica porta a sostenere che non esisterebbe nemmeno una realtà già predeterminata, ma la realtà deriverebbe dalla presenza dell’osservatore-partecipa
È un’ipotesi suggestiva che consente di spiegare il rapporto misterioso tra l’osservatore cosciente e l’universo, rapporto che rappresenta un continuo paradosso nelle teorie della meccanica quantistica. In altre parole, il livello più profondo dell’esperienza umana, la pura coscienza, costituisce l’esperienza diretta soggettiva del campo unificato che attualmente viene esplorato dalla fisica teorica moderna».
I sostenitori della meditazione trascendentale ritengono che intorno al soggetto che medita si venga a creare una sorta di campo, definito “campo Maharishi”, capace di produrre effetti positivi sul prossimo. Nella sopracitata saga, il regista Lucas cita chiaramente l’insegnamento del taoismo di affidarsi alla Forza/Tao che scorre dentro di sé. Uno dei più grandi maestri del Taoismo, Huai Nan-tzu disse: "Colui che segue l’ordine naturale fluisce nella corrente del Tao".
La somiglianza con l’insegnamento Jedi "senti la Forza scorrere in te" è più che evidente. Sulla scorta delle tante tesi che sono state formulate, seguire l’ordine naturale delle cose vorrebbe dire far sì che la nostra mente si fonda con l’Universo di cui è parte, lasciando che la Realtà fluisca e noi con essa.
Gli insegnamenti del Taoismo e della meccanica quantistica sono davvero molto vicini; non sarebbe forse opportuno invece affidarci alla “meditazione trascendentale"? Io credo che non si debba mai scindere la realtà dalla fantasia; questo non vuol dire che alcune delle tesi anche molto bizzarre sopra esposte siano tutta fantasia, anzi, io ne sono una fervida sostenitrice.
Ma le religioni sono dogmatiche e non accettano più di un solo punto di vista, ed è per tale ragione che ho scelto di sorridere alla filosofia del Tao.
Così come è vero che la filosofia Jedi non potrebbe perciò mai essere una religione, tutt’al più un insegnamento basato sulla solidarietà universale in virtù di quella massima di Gesù Cristo, troppo spesso ignorata dallo stesso Cristianesimo, “ama il prossimo tuo come te stesso”....
DICE IL SAGGIO: ...Perchè una realtà non ci fu data e non c'è; ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere; e non sarà mai una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile...
lunedì 8 marzo 2010
ANCORA SULL'INFORMAZIONE
responsabili della morte di centinaia di milioni di persone che continuano a morire di cardiopatie, cancro e altre malattie che avrebbero potuto essere prevenute e in gran parte eliminate molto tempo fa.
La morte prematura di costoro non è dovuta né ad una coincidenza né a negligenza. È stata volontariamente e sistematicamente organizzata da parte dell'industria farmaceutica e dei suoi investitori con il solo obiettivo di espandere un mercato globale dei farmaci del valore di miliardi di dollari.
Il mercato dell'industria farmaceutica rappresenta il corpo umano e il ritorno che si ha dagli investimenti dipende dal perdurare e dall'espandersi delle malattie. I suoi profitti rendono quest'industria la più redditizia sul pianeta.
Al contrario, la prevenzione e l'eradicazione di ogni malattia riducono sensibilmente o eliminano del tutto il mercato dei farmaci. Pertanto, le multinazionali farmaceutiche hanno sistematicamente impedito la prevenzione delle patologie, anche attraverso
l'eliminazione della concorrenza da parte di terapie sicure e naturali, in quanto non brevettabili e con margini di profitto molto ristretti. Inoltre, queste terapie naturali possono efficacemente aiutare a prevenire ed eliminare le malattie per il loro ruolo essenziale nel metabolismo cellulare.
L'industria farmaceutica offre la "salute" a milioni di pazienti, ma non mantiene i propri impegni. Al contrario, distribuisce prodotti che alleviano soltanto i sintomi, favorendo la malattia che li causa per poter garantire gli affari futuri. Al fine di dissimulare questa truffa, l'industria spende per la copertura il doppio di quanto spenda per la ricerca su future terapie.
In questo ambito, francamente già seriamente compromesso, le persone dovrebbero iniziare a pensare "al contrario", ovvero che la malattia è l'attività della vita che riporta equilibrio in una situazione compromessa; essa non e’ da distruggere o combattere, ma un programma
biologico e sensato della natura e noi dobbiamo solo gestirla e modularla.
La conoscenza di questa fondamentale ed autonoma intelligenza della Natura ci permette di non sentirci piu’ terrorizzati, in preda al panico e impotenti di fronte anche ad una diagnosi definita infausta.
Ma non basta; per avere e mantenere salute necessita soprattutto un impegno personale verso la ricerca della corretta informazione, il che sta a significare anche l'astensione dagli inutili nonchè dannosi esami diagnostici preventivi, il corretto utilizzo di integratori, sperando che nel frattempo non ne limitino drasticamente l'utilizzo, e soprattutto l'adozione di un corretto stile di vita che è alla base di ogni più saggia ed efficace prevenzione.
DICE IL SAGGIO: Consapevolezza e salute sono i primi doveri della vita.
INFORMAZIONE DI MASSA
La TV è il canale principale, nessun canale si presta meglio per manipolare le grandi masse come quello televisivo, specialmente per periodi di tempo prolungati. Radio, giornali o la rete, sono di impatto secondario sulla psiche delle masse e sulla formazione di mode, culture, opinioni e consensi.
La TV circoscrive le scelte, ci limita. Il cervello umano è in grado di scegliere solo fra ciò che conosce, quindi il controllo su larga scala all’accesso delle informazioni critiche di cui si ha bisogno per valutare una situazione significa il controllo dei processi mentali stessi. L’immenso potere della televisione, alla lunga, è quello di determinare dei “modi di pensare” di base. Chi ha il potere su questo mezzo sceglie quali informazioni non presentare. Questo determina in sostanza che ciò che la massa conosce viene circoscritto. Ed i contenuti vengono associati ad immagini attraenti, piacevoli, desiderabili, elencandone minuziosamente tutti i lati positivi. Il pensiero della massa si sviluppa autonomamente solo fra ciò che gli viene presentato, mentre una parte consistente della realtà viene omessa dalla coscienza collettiva. I sogni, le aspettative, i desideri, i modelli da imitare e in cui identificarsi, per cui vivere e soffrire, vengono scelti fra ciò senza sforzi. Inoltre, si stimolano invidie e sensazioni di inadeguatezza verso chi non si conforma al modello che tutti devono conoscere sia esso estetico, politico, stile di vita, economico.
La massa è primitiva per definizione. Il suo comportamento è guidato dall'istinto e dall'emotività piuttosto che dalla logica e dalla ragione. La folla agisce sulla base dei sentimenti più primordiali, quelli che dal punto di vista dell'evoluzione costituiscono le prime tappe dello sviluppo dell'umanità, come la paura, la rabbia, l’esaltazione e l’appartenenza ad un gruppo. Istinti molto semplici da controllare e manipolare, mentre in questi raggruppamenti ciò che va smarrita è la più grande conquista degli uomini moderni, ovvero la razionalità e l'uso delle capacità intellettive superiori.
Per favorire quindi le dinamiche primitive delle masse e poterle controllare, è indispensabile proporre e stimolare il più possibile modelli di pensiero, che attecchiscano con facilità e naturalezza, elementari ed impulsivi, come quelli che riscontriamo nelle grida in TV. Crisi isteriche e pianti, ad esempio; una vetrina dove tutti sono contro tutti nell’esprimere la parte più infima dell’emotività umana, come la rabbia, l’aggressività e l’invidia, con i metodi tipici del branco, dell’arena o del linciaggio in diretta. Del tutto personalmente, ritengo che il format del reality, che sta dilagando inarrestabilmente e vergognosamente, sia la peggior spazzatura che, dal punto di vista dell’”informazione”, poteva capitarci. Purtroppo, esso è anche altamente redditizio e apportatore dei vantaggi di cui sopra…
Il tutto per riempire il cervello e ottenebrare le menti delle persone. Tra non molto i Mondiali di calcio terranno milioni di persone con il fiato sospeso e questa occupazione andrà avanti fino ai primi di luglio, poi naturalmente subentreranno le ferie e ci ritroveremo a settembre, magari con la Nazionale di calcio con una coppa del mondo in più (che servirà a far dmenticare lo scandalo vergognoso delle truffe, del doping, delle scommesse, delle droghe, della prostituzione e di un sistema di metastasi che non riguarda certamente solo i capri espiatori che ben si conoscono). Anche perché - diciamocelo onestamente - se la gente perdesse la fede nel dio-pallone e non andasse più in chiesa (stadio) o non ascoltasse più il tele-evangelista (cronache sportive) e non si distraesse dai problemi veri in alcun modo, chi accetterebbe più un sistema come questo? Il calcio è indubbiamente un collante sociale potentissimo che NON può mancare al Sistema. Ecco perché tutto rientrerà, ad ogni costo e con ogni mezzo…
Detto questo, una persona “comune”, che riceve le notizie esclusivamente dal tubo catodico, come fa a sapere quello che la “scatola infernale” NON dice? Esistono certamente canali alternativi, ma questi implicano una ben precisa presa di coscienza e soprattutto voglia di conoscenza, di non accettare passivamente quello che ci viene servito nel piatto, ma di trasformare questa passività in azione per meglio comprendere cosa accade tutto intorno a noi.
Se «le religioni sono l’oppio dei popoli», «la televisione e i media in generale sono l’oppio dei poveri».
Ovviamente mi riferisco ai poveri di Spirito, ai poveri dentro, nell’animo, che si accontentano, proprio per questa carenza interiore, per questo vuoto, di quello che il tubo catodico e gli altri canali d'informazione, ”regalano” loro giorno dopo giorno, senza preoccuparsi se i messaggi gentilmente offerti dal Sistema sono veri oppure no, e soprattutto se ci sono altre notizie che non vengono dette o che vengono oscurate.
DICE IL SAGGIO: Gli Insegnamenti sono importanti di per sé, commentatori e interpreti possono solo distorcerli. E' consigliabile attingere direttamente alla fonte, senza passare per alcuna Autorità